La riacutizzazione endodontica è un enorme disagio sia per il paziente che per il dentista. La gestione di questa condizione clinica prevede infatti diverse azioni. Tra cui il drenaggio, il sollievo occlusale, ma anche l’uso di medicinali intracanalari e di farmaci sistemici. Uno studio condotto presso il Teerthanker Mahaveer Dental College and Research Centre di Moradabad, India, ha cercato di trovare una soluzione a questa problematica.
Il trattamento del canale radicolare implica la pulizia meccanica e chimica, seguita dall’otturazione per agevolare la guarigione dei tessuti periradicolari. Purtroppo però possono verificarsi riacutizzazioni con dolore intenso e/o gonfiore durante o dopo la terapia endodontica. I fattori possono essere molteplici e difficili da prevedere e secondo i ricercatori, non esiste una strategia di trattamento sicura per risolvere del tutto questa problematica. Per questo, ancor prima di sottoporre il paziente al trattamento endodontico, andrebbero prese le giuste precauzioni.
Sicuramente la presenza di canali aggiuntivi non trattati è un predittore di fallimento endodontico entro cinque anni dal trattamento canalare radicolare iniziale perciò per ottimizzare la prognosi a lungo termine, secondo i ricercatori, è importante individuare e trattare tutti i canali radicolari durante il trattamento iniziale.